Knight Of Cups

Regia: Terrence Malick

Cast: Christian Bale, Cate Blanchett, Natalie Portman, Teresa Palmer, Imogen Poots, Freida Pinto, Wes Bentley, Brian Dennehy

2015 - USA
118min. - Drammatico/Sperimentale




Nel 1998 Terrence Malick tornava alla ribalta, dopo 20 anni di assenza, con il capolavoro La Sottile Linea Rossa. Qualche anno dopo Il Nuovo Mondo proseguiva quel discorso stilistico e poetico che troverà il suo apice espressivo in The Tree Of Life nel 2011. Dopo di che il buon Malick avrebbe fatto meglio a prendersi un'altra lunga pausa e ritornare fra qualche anno con un nuovo capolavoro, ma non è andata così: nel 2012 arriva To The Wonder, una delusione totale che per quanto mi riguarda ha intaccato non poco la credibilità artistica del maestro. 
Knight Of Cupsla sua ultima fatica, è dunque accompagnato da un misto di paura e pregiudizio, ma cerco di non lasciarmi influenzare troppo da me stesso. Ciononostante, il mio interesse inizia a scemare dopo pochi minuti: il film vale sicuramente più del precedente e merita senz'altro una visione attenta, ma non posso certo dire che mi abbia conquistato. L'essere così anti-hollywoodiano (in tutti i sensi) è sicuramente un pregio, dico solo che è molto difficile capire e apprezzare il contenuto di un'opera quando è insostenibile nella forma: c'è un limite a tutto! Dopo un po' se ne hanno piene le palle dei grandangoli, della steadycam operata da cameramen evidentemente ubriachi, delle incessanti voice over che si fatica a capire a chi appartengono, di vedere gente che cammina/corre/danza a piedi nudi per giardini/case/spiagge, degli inutili e fastidiosi jump cuts e di Christian Bale che vaga in ogni dove con la stessa identica espressione. Avete presente Sean Penn in The Tree Of Life? Ecco, Bale fa praticamente la stessa cosa qui, per 2 ore. Ho letto che il regista non ha fornito nessuno script agli attori e che la maggior parte delle scene sono state improvvisate: si vede! 
Sia chiaro, io parlo per me. Sono sicuro che c'è chi continua ad apprezzare lo stile malickiano, ma per i miei gusti ha raggiunto il punto di saturazione. Comunque, nella speranza che questa fase "sperimentale" si sia conclusa, attendo il prossimo lungometraggio (in uscita nel 2016) augurandomi sia all'altezza dei capolavori a cui ci ha abituati in passato. Non ho perso completamente la fede in te, Terry.



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