M - Il Mostro di Düsseldorf (M)

Regia: Fritz Lang

Cast: Peter Lorre, Gustaf Grundgens

1931 - Germania
117min. - Poliziesco/Pre-Noir

Fritz Lang - Wikipedia
M - IMBD





Dopo Die Nibelungen, Metropolis e Frau in Mond Fritz Lang è stufo delle produzioni colossali e decide di scrivere (con l'allora compagna Thea Von Harbou) un film più contenuto e personale. La storia è quella di un assassino di bambine (un grande Peter Lorre) che terrorizza Berlino (il titolo italiano dice Dusseldorf ma non è vero): tutti in città -polizia, bande criminali e barboni- si mettono alla ricerca del mostro.
Prima di tutto bisogna dire una cosa: è il 1931 e Fritz Lang ha a disposizione per la prima volta il sonoro. Essendo un genio non può che sfruttare al meglio la nuova tecnologia e fa sì che l'elemento caratterizzante del killer sia il suo fischiettare (che paradossalmente permette a un non-vedente di identificarlo!), dando così al nuovo mezzo un ruolo di rilevanza enorme.
Ne viene fuori uno dei più grandi capolavori della storia del cinema. Ciò che mi ha stupito di più, oltre la gran classe con cui è girato e la tematica dell'assassino seriale rappresentata per la prima volta in maniera così esplicita e "moderna", è stata la straordinaria naturalezza della recitazione, che difficilmente ci si aspetterebbe da una pellicola del '31.
Lang -che lo girò in funzione della scena finale- considerava M il più bello tra i suoi film, e lo definiva (come Fury e While The City Sleeps) un "documentario", ovvero un film che racconta l'attualità in modo veritiero ed efficace. Effettivamente a più di 80 dalla sua uscita conserva una forza ammirevole.

CAPOLAVORO ASSOLUTO

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