Jack Reacher - La Prova Decisiva

Jack Reacher

Regia: Christopher McQuarrie

Cast: Tom Cruise, Rosamund Pike, Robert Duvall, Werner Herzog, Jay Curtney, Richard Jenkins

2012 - USA
130min. - Azione/Thriller/Poliziesco




Tratto da uno dei romanzi di Lee Child con protagonista l'ex poliziotto militare Jack Reacher, qui interpretato da Tom Cruise anche in veste di produttore (e si vede). Il personaggio, già "figo" di suo, viene rappresentato a tratti con eccessiva enfasi (es. nel finale), ma comunque la prova di Cruise è abbastanza convincente. La sceneggiatura invece è un po' altalenante, a tratti infantile, ma dopotutto è un film d'azione hollywoodiano (con tutti i crismi, e quindi anche i difetti tipici). La regia fa più o meno quel che deve senza lampi di genio, ma regalando anche qualche buona sequenza (es. quella d'apertura). Herzog nel ruolo del cattivo non è male, ma il suo personaggio è incompleto. Rosamund Pike un po' fuori posto. Robert Duvall il migliore. Musiche anonime. Tutto sommato il film è divertente, scorre molto bene per più di due ore, e se lo si guarda con le giuste aspettative certamente non delude, ma proprio il suo essere così “commerciale” (e forse anche un po' televisivo) gli impedisce di sfruttare le vere potenzialità della storia e del personaggio. Le cose forse andavano fatte in modo diverso, ma vabè. Sequel in vista.


What Richard Did

Regia: Lenny Abrahamson

Cast: Jack Reynor, Roìsìn Murphy, Lars Mikkelsen, Lorraine Pilkington

2012 - Irlanda
87min. - Drammatico



Questo film è una vera chicca. L'ho scoperto per caso e mi ha subito incuriosito, ma non immaginavo mi colpisse in questo modo. E' la storia del 17enne irlandese Richard (un bravo ragazzo, molto popolare nella sua scuola), che durante l'estate tra la fine del liceo e l'inizio dell'università fa qualcosa che cambierà per sempre la sua vita e quella di chi gli sta intono. Intanto devo dire che non avevo mai visto un film che ritraesse così bene il mondo giovanile: i dialoghi fra i ragazzi sono così naturali che sembrano ripresi dal vero (il regista ha fatto “allenare” per un anno gli attori per ottenere questo risultato!) e in generale la recitazione è ottima, in particolare quella di Reynor e di Mikkelsen. E' un film molto coinvolgente, che ci porta ad immedesimarci nel protagonista e a riflettere sulle enormi conseguenze che una singola azione è in grado di recare alle nostre vite. L'unica pecca del film (se proprio dobbiamo trovargli un difetto) è la fotografia: avrei preferito un immagine un po' più contrastata.



Skyfall

Regia: Sam Mendes

Cast: Daniel Craig, Judi Dench, Javier Bardem, Naomie Harris, Ralph Fiennes, Berenice Malrohe, Albert Finney

2012 - GB/USA
143min. - Azione/Spionaggio/Thriller



23° capitolo della saga di 007. 3° della continuity con Daniel Craig. Alla regia Sam Mendes, che dirige egregiamente scene d'azione e non, affidandosi per la fotografia al grande Roger Deakins, che regala al film luci e colori di una raffinatezza di rado presente in opere di questo genere. Forse è il miglior film di Bond dai tempi di Sean Connery, e comunque uno dei migliori in generale. Moltissime citazioni e rimandi ai precedenti, per tutti gli appassionati. Attori bravi (in particolare Bardem nel ruolo del cattivo) e dialoghi divertenti, anche se talvolta sembrano voler fare troppo l'occhiolino allo spettatore, ma dopotutto è un film di James Bond quindi ce lo si deve aspettare! Titoli di testa belli come al solito, ma la canzone di Adele non è che mi faccia impazzire...
Film divertente e ben fatto, mi ha convinto. Bond sembra non voler andare in pensione.


Il Colore Dei Soldi

The Color Of Money

Regia: Martin Scorsese

Cast: Paul Newman, Tom Cruise, Mary Elizabeth Mastrantonio, Ellen Shaver, John Turturro, Forest Whitaker, Bill Cobbs

1986 - USA
119min. - Drammatico/Sport.











Seguito (25 anni dopo) di The Hustler di Robert Rossen. La sceneggiatura non è male, e i protagonisti Newman e Cruise se la giocano egregiamente, ma tutto in realtà funziona grazie a Martin Scorsese, che anche in un film su commissione dimostra come un grande regista possa fare davvero la differenza: senza di lui dietro la macchina da presa si sarebbe trattato di un filmetto da niente e non oso immaginare che noia le partite di biliardo. La mia scena preferita è quella in cui Tom Cruise canta Werewolves Of London di Warren Zevon.



Once - Una Volta

Once

Regia: John Carney

Cast: Glen Hansard, Markéta Inglova

2006 - Irlanda
90min. - Drammatico/Musicale



Girato a bassissimo costo, quasi auto-prodotto, con attori non professionisti (Hansard e Inglova, anche autori della colonna sonora, fra cui c'è molta chimica) e i loro amici e familiari, tutti all'altezza della situazione. E' un film tanto semplice quanto bello e coinvolgente. Trasuda un romanticismo e un amore per la musica genuini e senza pose (e non è cosa da poco). Queste sue qualità lo hanno addirittura portato fino agli Oscar, dove Falling Slowly ha trionfato come miglior canzone (bella, ma secondo me non la migliore all'interno della colonna sonora). Un piccolo gioiello, da non perdere. Guardate il trailer e vi verrà voglia di vederlo.




Source Code

Regia: Duncan Jones

Cast: Jake Gyllenhaal, Michelle Monaghan, Vera Farmiga, Jeffrey Wight, Russel Peters

2011 - USA
93min. - Sci-Fi/Thriller



Un film stupidissimo travestito da film intelligente e figo. Chi lo esalta parlando di bio-etica e altre cazzate forse non si è reso conto delle madornali inverosimiglianze presenti. 
Quanto segue può contenere SPOILER!
Cazzata numero 1: il personaggio interpretato da Jake Gyllenhaal NON può vedere cose e visitare luoghi che il cervello che lo “ospita” non ha avuto la possibilità di vedere, a meno che non si decida di mandare a farsi fottere ogni plausibilità, facendo deragliare nel fantastico un film che doveva essere fantascientifico. Che poi è proprio quello che invece succede alla fine, quando (cazzata numero 2) in pratica si viene a scoprire che lo strumento tecnologico usato per “rivivere” gli ultimi ricordi di una persona morta (il Source Code, appunto) è anche in grado di creare una realtà alternativa a quella che conosciamo, e il protagonista riesce addirittura, da quella (astratta, inventata) linea temporale ad  inviare un'email alla nostra! Non vi sembra una minchiata colossale? Com'è che tutti dicono che questo film è bello? L'hanno seguito attentamente? Mi rendo conto che è facile essere ingannati visto che nella prima metà tutto fila liscio come l'olio e l'idea di base è carina, ma è impossibile non tenere in considerazione lo scantonamento finale, assurdo anche all'interno delle più elastiche logiche sci-fi!
Duncan Jones come regista non è male, ma in questo caso doveva rileggere meglio la sceneggiatura.



Dietro La Porta Chiusa (Secret Beyond The Door)

Regia: Fritz Lang

Cast: Joan Bennett, Michael Redgrave, Anne Revere, Barbara O'Neil

1947 - USA
99min. - Thriller Psicologico

Dietro La Porta Chiusa - Wikipedia
Fritz Lang - IMDB



Una giovane e disillusa ereditiera (la sempre brava Joan Bennett) si innamora di un uomo misterioso appena conosciuto (un convincente Michael Redgrave) e lo sposa inconsapevole dei segreti che nasconde. Thriller hitchcockiano (o è Hitchcock ad essere un po' langhiano?) di qualità sopraffina. Fotografia e scenografie eccelse. Inquadrature perfette, ad ulteriore conferma (come se ce ne fosse bisogno) dell'elevatissimo gusto estetico del regista. E' anche uno dei primi film ad usare la psicanalisi in maniera così moderna ed efficace. Da vedere!


Giudizio in pillole:
MOLTO BELLO

I Ruggenti Anni Venti (The Roaring Twenties)

Regia; Raoul Walsh

Cast: James Cagney, Priscilla Lane, Humphrey Bogart, Gladys George, Jeffrey Lynn

1939 - USA
104min. - Noir/Gangster

I Ruggenti Anni 20 - Wikipedia
Raoul Walsh - IMDB



Affresco (appena 10 anni dopo) degli anni '20 in America, incentrato sulle avventure di un reduce dalla guerra che diventa un pezzo grosso nel giro dei liquori, in pieno proibizionismo. Donne, amici, nemici. Appare un po' datato, ma non è questo il suo problema: sarebbe stato molto meglio senza quella brutta cornice da cine-giornale, che fa perdere alla storia parte del suo fascino. Ha comunque anche molti pregi e in generale è un buon film. C'è una scena che mi fa ridere, in cui il personaggio di Humprey Bogart, minacciato con una pistola, si mostra terrorizzato. La sua espressione è troppo divertente, perché non è per niente credibile: Bogie è talmente impavido che gli risulta impossibile anche solo simulare la paura!


Giudizio finale:
BUONO

Cesare Deve Morire

Regia: Paolo e Vittorio Taviani

Cast: Salvatore Striano, Giovanni Arcuri, Cosimo Rega e altri non-professionisti

2012 - Italia
76min. - Drammatico/Docu-drama

Cesare Deve Morire - Wikipedia
F.lli Taviani - Wikipedia



Dei veri carcerati (o ex) di Rebibbia recitano la loro versione del Giulio Cesare di Shakespeare, con accenti regionali e con sfumature che chiaramente vanno oltre il semplice testo scritto. I fratelli Taviani girano questo film (Orso d'Oro a Berlino) in maniera quasi naif, ed è in questo che sta la sua forza. Il messaggio è: se ai detenuti si da la possibilità di conoscere l'arte (stando a quello che dovrebbe essere il vero scopo della prigione: la rieducazione) si renderanno conto del vero valore della libertà.
Uno dei protagonisti (Striano) dopo aver scontato la sua pena ha effettivamente intrapreso la carriera di attore, a dimostrazione di quanto ciò che vuole dirci il film non sia lontano dalla realtà.


Giudizio in pillole:
BELLO, INTERESSANTE

To The Wonder

Regia: Terrence Malick

Cast: Olga Kurylenko, Ben Affleck, Javier Bardem, Rachel McAdams, Romina Mondello

2012 - USA
112min. - Drammatico

To The Wonder - Wikipedia
Terrence Malick - IMDB



Dopo appena un anno dal capolavoro The Tree Of Life, Terrence Malick continua l'ideale discorso spirituale-poetico-stilistico con To The Wonder. Se il primo esplorava il rapporto padre-figlio (per dirla alla spicciola), quest'ultimo è incentrato su quello moglie-marito. Malick però stavolta non fa proprio centro: il film ha ancora meno dialoghi e meno trama del precedente, ma è anche meno poetico, meno profondo, meno incisivo, più confuso, più incompleto, più cattolico (basta!) e talvolta anche un po' inverosimile. Lo stile di ripresa, montaggio e voice-over già usato in maniera ogni volta più decisa nei 3 film precedenti, qui viene esasperato ulteriormente e comincia a risultare ripetitivo, rendendo comprensibile l'irritazione di coloro che l'hanno fischiato nelle sale. Continuando di questo passo i prossimi film di Malick saranno videoclip di musica classica con donne che corrono scalze in vari ambienti e con voce interiore pregano il Signore. Io prego invece il signor Malick di risparmiarci cose già dette altre volte, e dette meglio. E poi, cos'era tutta questa fretta di fare un altro film? Nessuno ti rincorre, Terrence, prendi tutto il tempo che ti serve, ma fai un film che sia degno degli standard a cui ci hai abituati! 
Detto questo, in realtà il film non è così brutto, anche se sicuramente non è del tutto riuscito. Il problema è che è impossibile evitare i paragoni con opere quali La Sottile Linea Rossa (o anche il “minore” The New World), che quest'ultima fatica non riesce lontanamente ad eguagliare.
Note: come al solito alcuni degli attori che hanno recitato nel film hanno visto la loro parte completamente tagliata nel montaggio finale. Ho il sospetto comunque che anche i protagonisti principali avessero in copione molte più battute! Rachel McAdams ad esempio appare solo in un paio di scene, tanto valeva levare il suo nome dalla locandina. Romina Mondello recita per tipo 2 minuti e...diciamo che l'italiano non è una lingua adatta a un film di Malick, secondo me...

Giudizio in pillole:
NON CI SIAMO, DELUSIONE

La Regina D'Africa (The African Queen)

Regia: John Huston

Cast: Humphrey Bogart, Katherine Hepburn, Robert Molrey, Peter Bull, Theodore Bikel

1951 - USA
105min. - Avventura/Romantico

La Regina D'Africa - WIkipedia
John Huston - IMDB



Due delle più grandi star cinematografiche del mondo formano una coppia unica e inimitabile (lui premiato con l'unico -meritatissimo- Oscar della sua carriera) diretta da uno dei migliori registi dell'era classica (e non). Dialoghi scoppiettanti tra i due protagonisti, che prima si odiano poi si amano, in perfetto stile hollywoodiano. Si ride e non ci si annoia mai. Bellissima ambientazione africana. 
Un paio di aneddoti divertenti: 1- Quasi tutta la troupe a un certo punto delle riprese stette male per aver bevuto l'acqua del posto. Bogart e Huston non ebbero di questi problemi: loro bevevano solo whisky. A tal proposito l'attore disse: "anche se una zanzara ci avesse punto, sarebbe caduta a terra stecchita". 2- La Hepburn -famosa per il suo caratterino- una mattina venne vista dal direttore della fotografia Jack Cardiff avventurarsi nella giungla. Cardiff pensò: "Dio salvi la giungla!"


Giudizio in pillole:
BELLO, DIVERTENTE

L'Isola Di Corallo

Key Largo

Regia: John Huston

Cast: Humphrey Bogart, Lauren Bacall, Edward G. Robinson, Lionel Barrymore, Claire Trevor, Thomas Gomez, Harry Lewis

1948 - USA
101min. - Noir



Di questo film mi piacciono molto l'ambientazione (un albergo di un'isoletta della Florida), il soggetto (perché in generale mi attirano i film in cui un mucchio di persone si trova costretto a “convivere” per una certa durata di tempo in uno spazio ristretto - in questo caso per via di un ciclone), gli attori (tutti bravi, in particolare Robinson) e chiaramente la direzione sempre impeccabile di Huston. Il problema, o meglio, ciò che impedisce al film di essere un grande film, è proprio la sceneggiatura, un po' troppo verbosa, che nonostante alcuni spunti interessanti (riflessioni sulla guerra, sulla criminalità, sul coraggio) non coinvolge più di tanto e non è pienamente in grado di mantenere l'attenzione dello spettatore per tutta la durata. Nonostante ciò, grazie agli elementi sopra riportati, il film è discreto.


Argo

Regia: Ben Affleck

Cast: Ben Affleck, John Goodman, Alan Arkin, Bryan Cranston, Victor Garber, Tate Donovan, Scoot McNairy, Clea DuVall

2012 - USA
120min. - Thriller/Storico/Dramm.




3° regia di Affleck, che dietro la macchina da presa (anche se poi sta davanti) dimostra di aver sempre più dimestichezza. Argo è il titolo di un film immaginario che viene usato come “cavallo di troia” da un agente dei servizi segreti, che si finge produttore cinematografico per estrarre dall'Iran alcuni americani rifugiati nell'ambasciata canadese a Teheran (che "reciteranno" la parte dei membri della troupe). Sembra una storia inverosimile, invece è un fatto realmente accaduto (nel '79) e per molto tempo rimasto top-secret. Il ritmo del film è impeccabile, così come la direzione degli attori, tutti grandi caratteristi. Il fatto che poi abbia a che fare in qualche modo con il cinema rende certamente tutto più interessante. Inaspettato (almeno per me) Oscar al miglior film del 2012. Non ritengo sia il miglior film dell'anno, ma è senz'altro un ottimo thriller e un buon film in generale. 


The Town

Regia: Ben Affleck

Cast: Ben Affleck, Rebecca Hall, Jon Hamm, Jeremy Renner, Blake Lively, Chris Cooper, Pete Postlethwaite

2010 - USA
123/150min. - Drammatico/Thriller

The Town - Wikipedia
Ben Affleck - IMDB


Ben Affleck al suo secondo film da regista, in cui si ritaglia anche il ruolo di protagonista (oltre che co-sceneggiatore). E' un film discreto, ben girato e ben recitato, ma che non riesce ad esaltare particolarmente. Il potenziale però c'è e non mancano alcune belle sequenze (come quella della rapina vista attraveso gli schermi della della sorveglianza, chiaro omaggio ad Hana-bi di Kitano).
Note: ho visto la versione Extended Cut, troppo lunga. Probabilmente era meglio vedere l'originale...ma perché questa smania delle versioni estese?

Giudizio in pillole:
BUONO

Gone Baby Gone

Regia: Ben Affleck

Cast: Casey Affleck, Michelle Monaghan, Ed Harris, Morgan Freeman, Robert Wahlberg, Amy Madigan, Titus Welliver

2007 - USA
114min. - Drammatico/Thriller

Gone Baby Gone - WIkipedia
Ben Affleck - IMDB



Esordio di Ben Affleck alla regia di un lungometraggio, dove dirige il fratello Casey (senz'altro più bravo di lui come attore). E' una storia molto coinvolgente (si indaga sul rapimento di una bambina), che fa anche riflettere e offre un buon ritratto dei bassifondi della città (Boston).
Secondo me è un bel film, ma poteva giovargli una regia più matura, o comunque un po' diversa. Non che sia mal diretto, ma forse con uno stile più simile a quello del successivo The Town (che comunque secondo me è leggermente inferiore a questo) forse sarebbe stato meglio. Un po' banale l'utilizzo delle musiche, quasi da telefilm. Sugli attori niente da eccepire.
Un esordio promettente.


Giudizio finale:
BUONO

Survival Of The Dead - L'Isola Dei Sopravvissuti (Survival Of The Dead)

Regia: George A. Romero

Cast: Alan Van Sprang, Kenneth Welsh, Kathleen Munroe, Devon Bostik

2009 - USA/Canada
90min. - Horror

Survival Of The Dead - Wikipedia
George A. Romero - IMDB


Sesto capitolo della saga originale dei morti viventi di Romero. Segue la linea temporale del precedente e uno dei protagonisti è un militare che avevamo già visto proprio in una scena di Diary Of The Dead. Non mi è dispiaciuto, ma sicuramente è il meno bello fra tutti i film della serie, e anche quello che ha meno da dire. In più, anche gli effetti speciali non sono molto entusiasmanti, erano meglio quelli non-digitali. Un mezzo passo falso che ci può stare al numero 6, ma che spero non si ripeta col sequel (mi pare evidente che ne verrà girato uno), sarebbe un peccato per una saga che si è mantenuta piuttosto costante nel tempo.

Giudizio finale:
GUARDABILE

Le Cronache Dei Morti Viventi (Diary Of The Dead)

Regia: George A. Romero

Cast: Michelle Morgan, Joshua Close, Shawn Roberts, Scott Wentworth, Joe Dinicol,  Amy Ciupak Lalonde

2007 - USA
95min. - Horror

Diary Of The Dead - Wikipedia
George A. Romero - IMDB



Quinto capitolo della saga originale degli zombi. In realtà, più che un ideale proseguimento, è una sorta di nuovo-inizio, poiché ripercorre temporalmente i primi giorni relativi al "risveglio" dei morti, stavolta raccontati in soggettiva dalle telecamere di alcuni studenti universitari. Interessante a tal proposito l'analogia sparare-filmare (il verbo "to shoot" in inglese racchiude entrambi i significati). L'uso di questa tecnica da un lato è positivo perché ci mostra i fatti in modo diverso dal solito (e qui bisogna dare atto al regista del suo continuo "rinnovarsi") ma dall'altro fa perdere un po' di quella "classicità" che forse è più adeguata. Non male comunque, la serie non ne risente affatto. Le riflessioni sociologiche sono evidenti come al solito, e forse anche di più. Gli attori (sconosciuti) non sono tutti convincenti al 100%, ma in generale se la cavano. Bravo l'attore che interpreta il professore (S. Wentworth).
Il sequel doveva essere fatto con lo stesso cast, ma poi i piani sono cambiati.

Giudizio finale: NON MALE

Lincoln

Regia: Steven Spielberg

Cast: Daniel Day-Lewis, Sally Field, Tommy Lee Jones, Joseph Gordon-Levitt, David Strathairn

2012 - USA/India
150min. - Drammatico/Storico

Lincoln - Wikipedia
Steven Spielberg - IMDB


Non è propriamente un biopic, anzi poteva anche non intitolarsi Lincoln, visto che sebbene lui sia il protagonista (interpretato da un ottimo Daniel Day-Lewis) il film si focalizza principalmente sul problema dell'abolizione della schiavitù negli USA. Poi certo, vi sono alcuni episodi di vita privata, ma mai tanto approfonditi. Oltre D. Day-Lewis grande anche Tommy Lee Jones.
E' sicuramente un film un po' pesante (sia per la durata che per l'argomento) ma non si può certo dire che sia brutto. Io lo pronosticavo vincitore agli Oscar, visto il suo sfacciato patriottismo, invece mi sbagliavo (ed effettivamente non l'avrebbe meritato).
Solo per chi è veramente interessato alla storia, oppure per chi soffre di insonnia, a seconda dei punti di vista.

Giudizio in pillole:
BUONO MA PALLOSO

7 Psicopatici (Seven Psychopaths)

Regia: Martin McDonagh

Cast: Colin Farrell, Sam Rockwell, Christopher Walken, Woody Harrelson, Tom Waits, Abbie Cornish

2012 - GB
110min. - Commedia

Martin McDonagh - IMDB
7 Psicopatici - Wikipedia


Uno sceneggiatore col blocco dello scrittore troverà ispirazione per il suo copione nelle pericolose avventure che vivrà in prima persona, a contatto con diversi pazzi criminali. Una commedia d'azione (e violenza) semi-seria, divertente e anche scritta piuttosto bene, ma non certo indimenticabile. Il punto di forza principale sono i personaggi (i vari psicopatici, appunto), simpatici ed efficacemente caratterizzati dagli attori. Christopher Walken sempre grandissimo e Sam Rockwell, che si confermauno dei migliori attori della sua generazione, non è da meno.

Giudizio finale: CARINO

Cogan (Killing Them Softly)

Regia: Andrew Dominik

Cast: Brad Pitt, Richard Jenkins, Scoot McNairy, James Gandolfini, Ray Liotta, Ben Mendelsohn

2012 - USA
97min. - Gangster/Azione

Killing Them Softly - Wikipedia
Andrew Dominik - IMDB


Un gangster movie atipico, ben recitato, ben girato e molto ben scritto (dal regista stesso). La sua particolarità -e la sua originalità- sta nei lunghi "inutili" dialoghi della buona galleria di personaggi e nel sottotesto "politico" (continuamente richiamato da immagini in TV della campagna elettorale Usa): l'omicidio è un business come un altro, come lo è l'America stessa. Forse eccessivamente estetizzato nella violenza (es. la sparatoria in slow-motion) e non solo (es. la scena in cui B. Mendelson si droga, con in sottofondo Heroin dei Velvet Underground), resta, comunque, un bel film.

Giudizio finale: BUONO


Holy Motors

Regia: Leos Carax

Cast: Denis Lavant, Edith Scob, Eva Mendes, Kylie Minogue, Michel Piccoli

2012 - Francia/Germania
115min. - Drammatico/Grottesco

Holy Motors - Wikipedia
Leos Carax - IMDB


Molto probabilmente Holy Motors è il miglior film del 2012, e sicuramente il più strano e originale. Anche nel suo essere così anti-narrativo riesce incredibilmente a catturare la tua attenzione ed è impossibile prevedere dove la mente geniale del regista ti porterà di volta in volta nel corso del film. Unica regola per apprezzarlo appieno: mettere da parte le smanie interpretative e godersi semplicemente lo spettacolo (perché è di questo che stiamo parlando) che il regista-sceneggiatore Leos Carax e il protagonista Denis Lavant (con "la bellezza del suo gesto") riescono a creare. Quest'ultimo, sulle cui spalle si regge il peso di quest'opera indimenticabile, è quel si dice "un Attorone". Anzi, dopo la sua interpretazione (o meglio: le sue interpretazioni) la parola "attore" assume un significato così ampio e potente che vien quasi da pensare di averla usata a sproposito fino a questo momento.
Non dirò altro, guardatelo!

Giudizio finale:
PURO CINEMA, CAPOLAVORO

La Terra Dei Morti Viventi (Land Of The Dead)

Regia: George A. Romero

Cast: Simon Baker, Asia Argento, Dennis Hopper, John Leguizamo, Robert Joy, Eugene Clark

2005 - USA/Fra/Canada
96min. - Horror/Azione

La Terra Dei Morti Viventi - Wikipedia
George A. Romero - IMDB


Quarto capitolo della saga originale dei morti viventi. Gli zombi sono sempre di più e sempre più intelligenti, gli uomini sempre più opportunisti e sempre più divisi (anche in larga scala). Il buon vecchio Romero non perde un colpo, anzi è più in forma che mai...ce ne vuole a mantenere costante il livello qualitativo di una serie iniziata 30 anni prima, e che nel mentre ha visto succedersi remake, scopiazzature e parodie a non finire! Tanto di cappello, perché è davvero un buon film.
Note: ho visto la versione Director's Cut, leggermente più lunga.

GOOD JOB, GEORGE